Che cos’è un blog aziendale e, soprattutto, perché NON dovresti aprirlo

blog aziendale

“Jessica, ma tu cosa fai esattamente?”. Questa era una delle domande più gettonate in casa mia quando, nell’ormai lontano 2013, ho iniziato a muovere i primi passi nel mondo della comunicazione digitale.

La mia timidissima risposta, almeno per i primi tempi, si limitava ad un “Gestisco alcuni blog”. Dall’espressione di mia madre, capivo che con gli occhi mi stava (e si stava) chiedendo: ma che cos’è un blog?

Beh, conosco taaante persone che, quando sentono la parola blogging hanno ancora l’horror vacui negli occhi. In questa guida voglio darti la mia definizione di blog e voglio spiegarti perché, secondo me, aprire un blog NON SERVE se non hai pensato prima ad una strategia di sviluppo.

Partiamo dalle basi: ecco che vuol dire blogging e come si crea un blog

Ci sono tanti buoni motivi per aprire un blog e altrettanti per non aprirlo. Perché ti dico questo? Il blog è uno strumento, un’opportunità preziosa per condividere conoscenza, consigli, ma anche emozioni. Se ambisci ad utilizzare il blog come strumento di business (magari perché hai in animo di creare un blog aziendale), DIMENTICATI di usare impropriamente questo mezzo riempiendolo di contenuti inutili e autoreferenziali.

Ma facciamo un passo indietro e partiamo dalla definizione di blog (che è la ragione per la quale stai leggendo questo articolo, no? ?).

Che cos’è il blog?

Bene, iniziamo con una definizione “classica” di blog:

Il blog è un diario online che può esistere per uso personale o aziendale. Si tratta di uno strumento che permette ad uno o più scrittori (definiti “blogger”) di condividere una serie di contenuti su temi specifici, a scopo divulgativo

Ora che hai letto questa definizione, dimenticatela.

Stai pensando che sono impazzita? Beh, non è proprio così. Il concetto di blog si è evoluto in questi ultimi anni ed è molto diverso da quello iniziale. Fare blogging oggi (e soprattutto monetizzare con un blog) non è come farlo dieci anni fa.

In moltissimi blog di settore leggerai che il modo migliore per avere successo con un blog è scrivere delle tue passioni. Permettimi di dissentire. Il modo migliore per avere successo con un blog è intercettare la giusta nicchia di mercato, avere una strategia di sviluppo dei contenuti e avere le competenze per monetizzare il traffico. Un po’ come quando ho parlato di lead generation.

Beh, non è assolutamente detto che le tue passioni non coincidano con una buona nicchia su cui investire. Però credo che basarsi solamente su questo elemento sia un grosso errore, forse uno dei più comuni e facilmente evitabili.

Ad oggi, il blog non è una mera forma di espressione, ma un vero e proprio strumento di business che, se usato con cognizione, può portare risultati davvero straordinari in termini di fatturato. Tutto sta nel capire cosa ti aspetti, dove vuoi arrivare, in quanto tempo e in che modo. Ma di questo parleremo nei prossimi paragrafi.

Come nasce il blog?

Leggere blog, oggi, è una pratica molto comune: tutti noi leggiamo blog, siano essi blog di notizie “ufficiali” o blog che trattano argomenti relativi al proprio lavoro o al proprio hobby.

Il blog (da una contrazione di web log, diario in rete) è nato nel 1997 grazie a Dave Winer; si tratta quindi di uno strumento che, rispetto alla storia di Internet, non ha uno storico così lungo.

La vera popolarità dei blog è stata raggiunta verso la metà degli anni 2000: considera che, nel gennaio del 2005 è stato pubblicato uno studio che affermava che 32 milioni di americani erano assidui lettori di blog. Negli anni, questa tendenza si è rafforzata ed i blog sono diventati strumenti presenti nel nostro quotidiano.

Guardando ai primi anni Duemila, sicuramente i blog sono stati il mezzo di comunicazione prediletto, per i personaggi pubblici (pensa, ad esempio, ai politici), ma anche per le aziende. Con l’esplosione dei social media e dei nuovi modi di acquisire traffico e visibilità online, negli ultimi anni i blog rappresentano solo uno dei canali utilizzati per comunicare, da integrare in una strategia coordinata.

Blog Aziendale vs Blog Personale

Una delle domande più gettonate, quando parliamo di che cos’è un blog, riguarda proprio la differenza tra blog aziendale e blog personale. In linea generale, la differenza sostanziale la ritroviamo negli obiettivi da raggiungere:

  • Il blog personale non ha particolari regole da rispettare: sei tu che decidi cosa scrivere, come e quando. Nel blog personale puoi scrivere liberamente ciò che pensi, esprimere la tua opinione e utilizzare questo strumento per parlare di te, senza sovrastrutture;
  • Il blog aziendale, che è poi l’oggetto principale di questa guida, ha un concetto di fondo ben diverso. Il blog aziendale è uno strumento utilizzato per condividere con un determinato pubblico una serie di contenuti, al fine di ottenere determinati benefici. Di che benefici stiamo parlando? Traffico qualificato, conversioni e aumento degli acquisti possono essere macro obiettivi interessanti quando pensiamo di creare un corporate blog.

Come funziona il blog aziendale

Approfondiamo un po’ questo aspetto. Il blog aziendale non è una vetrina: che ti piaccia o meno, alle persone non importa nulla di te, né di ciò che vendi. Alle persone interessa il perché lo vendi e, soprattutto, interessa in che modo il tuo prodotto o servizio RISOLVE I LORO PROBLEMI.

Le persone vogliono sapere in cosa credi, vogliono entrare in empatia. Hanno bisogno di essere comprese, ascoltate. Quando progetti un blog aziendale, tra le prime cose che devi fare c’è proprio quella di analizzare il pubblico che vorresti coinvolgere.

Ecco alcune domande che dovresti porti:

  • Quali sono le principali paure del mio pubblico?
  • Cosa desidera fortemente il mio pubblico?
  • Quali sono i valori del mio pubblico?
  • In che modo il mio prodotto/servizio può risolvere il problema principale del mio pubblico?
  • In che modo posso entrare in connessione con il mio pubblico?

In una strategia di inbound marketing più ampia, il blog ha un ruolo principe, perché è lo strumento che ti offre maggiori possibilità di creare un ponte tra l’azienda e il potenziale cliente, dimostrando che ciò che offri è la soluzione ideale per lui.

La maggior parte delle persone, su Google, ricerca query informative: ciò significa che gran parte delle parole chiave ricercate su Google vanno a soddisfare un bisogno informativo.

Il blog è perfetto per adempiere a questo ruolo e per restituire a chi legge le risposte che cerca.

Il blog è morto (se non sai come usarlo)

Abbiamo detto che creare un blog aziendale è utile per:

  • Creare una connessione con il lettore, generando una sorta di “imprinting” con la tua azienda;
  • Sfruttare ciò che ha a che fare con il marketing a risposta diretta, attivando la lead generation;
  • Portare traffico qualificato ai tuoi canali, nutrendolo con informazioni utili e preparandolo per una conversione

Già queste tre ragioni valgono ORO per un’azienda, se riesce effettivamente a vederle applicate nel suo business.

C’è un ma. Il ma è che questo non accade quasi mai.

Perché? Facile: perché la maggior parte delle aziende italiane (e dei loro consulenti) continuano a vedere il blog come un contenitore di contenuti.

Fare content senza fare marketing è una CAZZATA colossale e chi prova a venderti il contrario mente o sta fregando i tuoi soldi. Puoi scrivere i contenuti più belli del mondo, ma se non soddisfano i tuoi obiettivi di conversione ogni sforzo sarà inutile.

Perché non dovresti aprire un blog?

Quando ho parlato di cos’è un blog, ti ho anticipato che ci sono tanti buoni motivi per aprirlo, ma altrettanti per non aprirlo.

Beh, ora ti starà frullando per la mente questa domanda: “Jessica, perché mai non dovrei aprire un blog per costruire un business o per la mia azienda?”

Risposta: dovresti EVITARE il blog come la peste se non hai una strategia di content marketing alle spalle.

Il blog sarà fallimentare se:

  • Non conosci il tuo mercato e non sai come operano i tuoi competitor
  • Non sai quali sono i tuoi obiettivi di business
  • Non hai fatto un’analisi del customer journey e non conosci le tue buyer personas
  • Non hai fatto una keyword research per capire come costruire una strategia SEO legata ai tuoi contenuti
  • Non hai un piano editoriale
  • Non hai pensato a come convertire il traffico che riusciresti a portare sul tuo blog

Senza anche uno di questi elementi, fare un blog è inutile. Inutile e deleterio.

E sono sicura che di consulenti e “copywriter” che provano ad appiopparti “articoli da 700 parole a 0,qualcosa a parola” ce ne siano a migliaia lì fuori.

Credimi, non è questa la strada giusta. Fidati di chi ti parla di numeri, di strategie, di analisi. Il content marketing è un’attività ASSOLUTAMENTE MISURABILE prendendo in esame metriche specifiche.

In definitiva, non dovresti mai aprire un blog se non hai pensato ad un obiettivo (o più di uno) da raggiungere.

Il content marketing è uno degli investimenti migliori che tu possa fare, a patto di farlo per davvero.

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